Nuove via per il gioco della sabbia. Incontro divulgativo informativo in occasione della presentazione del libro di Martin Kalff e Paolo Ferliga.
Il gioco della sabbia è una terapia ideata da Dora Kalff attingendo alla Tecnica del mondo di Margaret Lowenfeld, permeandola dei principi della psicologia analitica di C.G. Jung, di cui era allieva e amica, e della sua conoscenza delle filosofie e religioni orientali. In questo tipo di terapia al paziente viene proposto di giocare con la sabbia e con delle figure rappresentanti il mondo in miniatura e di osservare le immagini che spontaneamente nascono dal gioco. Dora Kalff riconobbe nella successione dei diversi quadri di sabbia, nell’utilizzo degli oggetti e dei personaggi, nel trattamento che il paziente riservava alla sabbia, l’emergere del processo di individuazione descritto da C. J. Jung, processo che porta al Sé, alla possibilità di sviluppo della persona proprio perché col gioco della sabbia energie trattenute a livello profondo vengono liberate.
Il gioco della sabbia utilizzato inizialmente nella terapia di bambini affetti da nevrosi d’angoscia, arresto nell’apprendimento, nello sviluppo del linguaggio, difficoltà nelle relazioni, con problemi psicosomatici, è stato successivamente esteso agli adulti. È oggi diffuso in diversi paesi del mondo anche grazie alla nascita dell’International Society for Sandplay Therapy che riunisce diverse Società nazionali.
In questo volume edito da Moretti&Vitali, il figlio di Dora Kalff, Martin, sviluppa in modo originale il metodo confrontandosi con le più recenti ricerche delle neuroscienze e focalizzando l’attenzione sulla risonanza che le immagini delle sabbie suscitano nel corpo del terapeuta e del paziente. Impiega a tale scopo, tecniche, come la meditazione di consapevolezza, che insegnano ad essere attenti alle emozioni e a ciò che il corpo sente nel momento presente e strumenti creativi come la danza, la pittura, la scrittura, la musica. Il nuovo metodo viene illustrato nel libro anche attraverso la presentazione di alcuni casi clinici di terapeuti italiani che dal 2007 partecipano al Gruppo di supervisione di Zollikon, condotto da Martin Kalff.
Paolo Ferliga
E’ psicoterapeuta di formazione junghiana e insegna Filosofia e Storia presso il Liceo classico Arnaldo di Brescia. Fa parte dello Zollikon Experience Related Sandplay Study Group (Zurigo), condotto da Martin Kalff e nella sua pratica clinica utilizza anche il metodo della Sand play therapy. Nella primavera del 2014 ha fondato Campo Maschile, gruppo di ricerca-azione sull’identità maschile. Vive e lavora a Brescia.